IBP Italy | Il Corpo Come Scrigno di Memorie
495
post-template-default,single,single-post,postid-495,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,qode-theme-ver-13.1.2,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.4.5,vc_responsive

Il Corpo Come Scrigno di Memorie

Corpo guarigioneNel nostro corpo sono racchiuse moltissime memorie.

Prima dell’età cognitiva (che si sviluppa intorno ai 3 anni) abbiamo già sperimentato ferite emotive che ci condizioneranno per tutta la vita.

Attraverso il cordone ombelicale abbiamo sentito tutte le emozioni che provava nostra madre aspettandoci.

Quando mia mamma era al nono mese di gravidanza ha perso suo padre. Ascoltando il mio corpo quando parlo di mio nonno sento una stretta al petto, mi manca il respiro e provo un dolore e una solitudine infinita. Questo dolore è il dolore di mia madre che io ho somatizzato quando ero nell’utero.

Tutto ciò che ha provato mi è arrivato come un fiume in piena quando non avevo gli strumenti per gestirlo. Per proteggermi ho messo in atto dei meccanismi difensivi per non sentire e mi sono alienata dal mio corpo.

Da che ho memoria, ho cominciato a comportarmi come se tutto andasse sempre bene. Quando ero triste, arrabbiata, sofferente, disperata, mi ripetevo: “dai che ce la fai, andrà meglio“. In questo modo non mi sono concessa momenti di cedimento, non ho permesso al dolore di uscire. Ho spazzato la polvere delle emozioni negative sotto il tappeto dell’entusiasmo e dell’ottimismo.

Ma nascondere queste emozioni non mi è servito a nulla! Il dolore soffocato è cresciuto a dismisura e il mio corpo, così a lungo dimenticato, ha trovato il modo di farsi ascoltare procurandomi un mal di schiena che mi ha afflitto senza sosta per 2 anni.

Ora ho cambiato strategia. Quando arriva un’emozione forte, mi concedo di piangere, sento cosa mi succede nel corpo (sento una stretta al petto e una sensazione di pesantezza), inizio a respirare in quell’emozione per essere presente e riuscire a contenerla. In quel momento un counselor IBP mi supporta e mi aiuta a scindere ciò che è mio da ciò che ho somatizzato e che proviene dal mio Scenario Primario ( il dolore di mia madre per la morte di suo padre).

A questo punto avviene una magia. Un senso di sollievo e di verità che deriva dal sentire chi sei tu davvero!

…e anche il mal di schiena sta sparendo

No Comments

Post A Comment

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: